Matthew
E' lui che porta sulle spalle la grande responsabilità di tutto ciò che seguì.
E' lui il capostipite di tutta la generazione di modelli che lo seguirono.
Lo costruii per scherzo e per gioco, nel lontano 1986.
Telaio in legno, fragilissimo e tutt'altro che in squadra.
Carrozzeria in alluminio, spessore 0.2 a doppio strato, giuntata con bostik e raccordata in qualche modo a stucco.
Sospensioni a link e ammortizzatori con giochi spaventosi.
Trazione 6x4 con gomme in spugna.
Per gioco fu costruito e tale fu la sua vita iniziale. Gli feci fare di tutto e finì semidistrutto in uno scatolone.
Fu nel 2005 che ebbi l'idea di rispolverarlo, restaurarlo e rimetterlo in servizio.
Dai resti della carrozzeria, dopo una sverniciatura totale, una pesante e paziente opera di levigatura, qualche ricostruzione, stuccature rifatte con acciaio rapido e rifinite a resina, tanto lavoro di Dremel e carta ad acqua, ottenni una carrozzeria più che soddisfacente, tanto che invece che risistemare la meccanica, decisi di rifare tutto, dal telaio alle sospensioni, trasformandolo anche in 6x6 ma mantenendo lo schema meccanico originale dell'epoca, insolito e molto particolare.
All'epoca non esistevano ponti camion, trasmissioni, alberi di tramissione... eravamo all'epoca della F1 Tamiya col motore montato in blocco in parallelo sull'asse posteriore.
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Scheda tecnica di Matthew
Anno di costruzione 1986
Anno del restauro 2005
Carrozzeria in alluminio incollato
Telaio in profili di alluminio rivettati ed incollati
Alimentazione 7.4V Lipo
Motorizzazione: 3 motori classe 480
Trattore per semirimorchio tre assi trazione integrale 6x6
Sospensioni a balestra con sistema cantilever posteriore
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E' lui il capostipite di tutta la generazione di modelli che lo seguirono.
Lo costruii per scherzo e per gioco, nel lontano 1986.
Telaio in legno, fragilissimo e tutt'altro che in squadra.
Carrozzeria in alluminio, spessore 0.2 a doppio strato, giuntata con bostik e raccordata in qualche modo a stucco.
Sospensioni a link e ammortizzatori con giochi spaventosi.
Trazione 6x4 con gomme in spugna.
Per gioco fu costruito e tale fu la sua vita iniziale. Gli feci fare di tutto e finì semidistrutto in uno scatolone.
Fu nel 2005 che ebbi l'idea di rispolverarlo, restaurarlo e rimetterlo in servizio.
Dai resti della carrozzeria, dopo una sverniciatura totale, una pesante e paziente opera di levigatura, qualche ricostruzione, stuccature rifatte con acciaio rapido e rifinite a resina, tanto lavoro di Dremel e carta ad acqua, ottenni una carrozzeria più che soddisfacente, tanto che invece che risistemare la meccanica, decisi di rifare tutto, dal telaio alle sospensioni, trasformandolo anche in 6x6 ma mantenendo lo schema meccanico originale dell'epoca, insolito e molto particolare.
All'epoca non esistevano ponti camion, trasmissioni, alberi di tramissione... eravamo all'epoca della F1 Tamiya col motore montato in blocco in parallelo sull'asse posteriore.
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Scheda tecnica di Matthew
Anno di costruzione 1986
Anno del restauro 2005
Carrozzeria in alluminio incollato
Telaio in profili di alluminio rivettati ed incollati
Alimentazione 7.4V Lipo
Motorizzazione: 3 motori classe 480
Trattore per semirimorchio tre assi trazione integrale 6x6
Sospensioni a balestra con sistema cantilever posteriore
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Ecco Matthew con la sua carrozzeria restaurata con le sue forme originali.
Fu a questo punto che decisi di rifare tutta la meccanica e dotarlo di qualcosa di serio ma che ricalcasse fedelmente lo schema originale e trasformarlo in un mezzo da cava 6x6, con una conseguente aggiustata anche all'estetica e alle dotazioni.
Ma mancava ancora qualcosa.
Innanzitutto quelle ruote erano davvero poco da truck e poi, se doveva essere un mezzo da cava... dov'era il bilico?
Ho "chiesto aiuto" al mondo dei giocattoli, dove si trovano prodotti tedeschi davvero molto ben fatti e a buon mercato.
Ecco l'idea: