Tutti noi abbiamo dei sogni.
E tra questi sogni, di solito, ce n'è uno speciale... il sogno della nostra vita.
Il mio è sempre stato possedere un'auto americana, una cosiddetta "muscle car" fine anni '60, inizio anni '70.
Quelli erano anni in cui i giganteschi motori americani avevano ancora una cavalleria tutt'altro che trascurabile.
Tra anni fa, senza un motivo apparente, ho deciso che dovevo realizzare quel sogno ed ho iniziato la grande caccia.
Settimane passate in rete a scandagliare tutti i siti possibili alla ricerca di un mezzo che incontrasse i miei gusti.
Prezzi... impegnativi ma non irraggiungibili.
Stato dei veicoli... beh... avendo dai quarant'anni in su, sicuramente non perfetto.
Dimensioni... mastodontiche per le nostre abitudini .. ed il mio box.
Dopo tanto pensare e dopo aver visionato una bellissima Chevy ... mi è parso subito chiaro che io, abituato ad utilitarie italiane, avrei riscontrato non pochi problemi nell'effettuare manovre di parcheggio con un macchinone da quasi cinque metri per due, con una visibilità posteriore quasi nulla ...
Gira, gira, in rete ho trovato quella che poteva essere una via di mezzo per aggirare questi problemi ( o paure... forse è meglio dire così...). Una macchina americana per dimensioni, ma con una eccellente visibilità e... di produzione nazionale.
L'ho vista... l'ho presa...
E dopo un anno e mezzo di restauro tra carrozzeria e meccanica, la "piccola" è arrivata a casa
Ovviamente, la tradizione non si smentisce mai... e alla "cerimonia" di battesimo, le venne posto nome "Victoria"
Annata 1974
Fiat 130-B
V6 3200 di origine Ferrari
167 CV
Cambio automatico
Non è una scheggia, non è americana... ma mi piace.
Un domani non si sa ma per ora me la tengo ben stretta.
E tra questi sogni, di solito, ce n'è uno speciale... il sogno della nostra vita.
Il mio è sempre stato possedere un'auto americana, una cosiddetta "muscle car" fine anni '60, inizio anni '70.
Quelli erano anni in cui i giganteschi motori americani avevano ancora una cavalleria tutt'altro che trascurabile.
Tra anni fa, senza un motivo apparente, ho deciso che dovevo realizzare quel sogno ed ho iniziato la grande caccia.
Settimane passate in rete a scandagliare tutti i siti possibili alla ricerca di un mezzo che incontrasse i miei gusti.
Prezzi... impegnativi ma non irraggiungibili.
Stato dei veicoli... beh... avendo dai quarant'anni in su, sicuramente non perfetto.
Dimensioni... mastodontiche per le nostre abitudini .. ed il mio box.
Dopo tanto pensare e dopo aver visionato una bellissima Chevy ... mi è parso subito chiaro che io, abituato ad utilitarie italiane, avrei riscontrato non pochi problemi nell'effettuare manovre di parcheggio con un macchinone da quasi cinque metri per due, con una visibilità posteriore quasi nulla ...
Gira, gira, in rete ho trovato quella che poteva essere una via di mezzo per aggirare questi problemi ( o paure... forse è meglio dire così...). Una macchina americana per dimensioni, ma con una eccellente visibilità e... di produzione nazionale.
L'ho vista... l'ho presa...
E dopo un anno e mezzo di restauro tra carrozzeria e meccanica, la "piccola" è arrivata a casa
Ovviamente, la tradizione non si smentisce mai... e alla "cerimonia" di battesimo, le venne posto nome "Victoria"
Annata 1974
Fiat 130-B
V6 3200 di origine Ferrari
167 CV
Cambio automatico
Non è una scheggia, non è americana... ma mi piace.
Un domani non si sa ma per ora me la tengo ben stretta.